Come agisce ?
La tecnica dell’ultrasuono a freddo consente di agire contemporaneamente su più versanti: Gli ultrasuoni, infatti, (onde sonore di frequenza superiore a quella percepita dall’orecchio umano), che nella medicina estetica andranno utilizzati con una intensità compresa tra 2 e 3 W/cm2, in modalità “continua”, e con un movimento lento, rotatorio e ascendente del manipolo da parte dell’operatore, hanno una serie di effetti terapeutici: l’azione meccanica, fino a 3 cm di profondità, consiste in un micromassaggio favorente l’azione antiedemigena e in una progressiva frantumazione del tessuto connettivo fibrotico e del grasso sottocutaneo; gli ultrasuoni, inoltre, aumentano la permeabilità della parete cellulare, migliorando il ricambio intercellulare, agendo in tal modo proprio all’origine della cellulite; la stessa azione ascendente del manipolo, infine, favorisce il drenaggio linfatico degli arti inferiori. L’effetto termico provocato dalle vibrazioni, dall’urto e dalla frizione delle strutture cellulari ed intercellulari, attraversati dalle onde sonore, è rappresentato da un riscaldamento delle strutture profonde, che causa vasodilatazione, aumento del flusso ematico e aumento del metabolismo cellulare.
La crioterapia abbinata, (la testina del manipolo, grazie ad un motore interno all’apparecchiatura, è in grado di raffreddarsi fino a -5°), oltre a dare più “tono” al tessuto cutaneo, esercita una vera e propria “ginnastica vascolare”, alternando fasi di vasocostrizione indotta a fasi di vasodilatazione riflessa, favorendo in tal modo un miglioramento del disturbo circolatorio. Gli arti inferiori risultano quindi più leggeri, più sgonfi e, progressivamente, più snelli.