Letteralmente il termine significa “dolore alla cervicale”. Si capisce bene, quindi, che “cervicalgia” non potrà mai essere una diagnosi! Troppe volte invece, il paziente è convinto di essere “ammalato di cervicale”; a volte lo si legge anche su qualche ricettario…
COME SI MANIFESTA
Il dolore cervicale può essere causato da varie patologie: artrosi , ernia del disco, disturbi della postura, colpo di frusta, neoformazioni, processi infiammatori, spasmi muscolari, ansia. Generalmente il dolore tende ad accentuarsi con alcuni movimenti, come per esempio compiere manovre di retromarcia o veloci rotazioni del capo. Spesso il dolore tende ad irradiarsi verso l’occipite e le spalle.
COSA FARE
Una volta che lo specialista (fisiatra, ortopedico, reumatologo, neurologo), ha stabilito la corretta diagnosi, verrà prescritta la terapia idonea. (Vedi la terapia delle singole patologie).
Obiettivamente il medico apprezzerà una contrattura della muscolatura cervico-nucale, spesso asimmetrica, nonché una dolorabilità alla pressione sulle vertebre cervicali; un altro segno molto tipico è la ridotta articolarità, per cui il paziente non riesce a ruotare, estendere e flettere il capo a sufficienza, oppure lo può fare solamente da un lato. Talvolta possono associarsi nausea e vertigini.