Le borsiti non vanno confuse con i traumi articolari, in quanto sono esterne all’articolazione e raramente provocano una vera e propria riduzione dell’articolarità.
Le borse che più frequentemente tendono a infiammarsi sono quelle del ginocchio (borsite prerotulea o prepatellare), quelle del gomito (borsite olecranica), e quelle dell’alluce (borsite metatarsale), frequente nei portatori di alluce valgo.
COME SI MANIFESTA
La borsite può essere provocata da un trauma acuto sull’articolazione, (ad esempio una ginocchiata), o per microtraumi ripetuti come lo stare spesso in ginocchio, (borsite delle bigotte, borsite della lavandaia ) o lo stare a lungo con i gomiti poggiati sulla scrivania; la borsite dell’alluce invece può essere determinata dalla pressione esercitata da una scarpa troppo stretta sull’alluce valgo.
COSA FARE
E’ molto importante diagnosticare e curare precocemente la borsite poiché essa tende velocemente a peggiorare.
- La principale cura è il riposo, che deve essere protratto per tutto il periodo dell’ infiammazione (da pochi giorni a qualche settimana), anche con eventuale utilizzo di tutore;
- molto utile anche l’uso di ghiaccio, pomate locali e farmaci antiinfiammatori per os, ( per os significa per bocca);
- se il dolore e l’infiammazione non regrediscono in breve, consultare il medico per il rischio di un infezione, che richiederebbe una terapia antibiotica;
- utile anche la terapia fisica, con gli ultrasuoni (meglio ancora i crioultrasuoni);
- se il dolore e il gonfiore sono notevoli e resistenti alla terapia, il medico potrà drenare la borsa, (cioè svuotare il sacco con un ago), e, in caso di infezione, utilizzare il liquido estratto per effettuare un esame colturale, con eventuale antibiogramma ( per trovare l’antibiotico più adatto) e introdurre un antiinfiammatorio (preferibilmente cortisone), all’interno della borsa. In caso di persistenza del problema la terapia chirurgica si renderebbe inevitabile.